Nel cuore della Sila c’è una rinomata famiglia di ristoratori calabresi che, eroicamente, opera da sempre per valorizzare le ricchezze di questi luoghi: carni, formaggi, uova, patate e soprattutto funghi. I porcini, in primis, per i quali Pietro Lecce ha reso la sua Tavernetta un must, anche oltre le frontiere locali.
A seconda delle diverse stagioni si trovano poi i profumatissimi tartufi del Pollino, ma sono tante le leccornie che incontrerete una volta entrati, dal godurioso aperitivo a base di bollicine locali, prosciutto di montagna e focaccia, alla podolica transumante calabrese da mangiare cruda, a tartare, o a tagliata, dopo una cottura al sangue.
La Tavernetta, quando aprì i battenti negli anni Ottanta, era uno di quegli approdi felici in Calabria, trattoria sincera e genuina, in cui si faceva incetta di Teglie di capretto con patate, Ravioloni ai porcini e funghi trifolati. Circa un decennio fa, poi, la coraggiosa svolta gourmet, con una linea di cucina più curata, che ha continuato a riscuotere consensi tra vecchi e nuovi clienti, che hanno decretato il successo di questa tavola, identificandola come un punto di riferimento gastronomico della regione.
Oggi si avvicina la successione dinastica ai fornelli: il giovanissimo Emanuele ha preso in consegna le chiavi della cucina e si mostra già prontissimo a ripagare la fiducia riposta da papà Pietro e mamma Denise, garbata ed accogliente padrona di casa. Le idee in cantiere sono tante, le basi tecniche ci sono, così come entusiasmo e voglia di fare.Ieri, oggi, domani, una tappa da non perdere in Calabria.